Forget Satan – Armageddon is just a dream
Sekhmet woke up from her sleep – run if you can
Her fury sweeps the land – people start to scream
She is thirsty for more wine – the blood of man
Thursday, September 25, 2008
Thursday, July 31, 2008
Wednesday, June 18, 2008
Metal Crypt Review
This is a weird sort of Doom album from a band I had not heard of. Amarna Sky are from Brazil, partaking of the small but excellent South American Doom tradition. Rising Heresy is an odd kind of combination of riffing that switches between Doomy and groovy, mideast influence, and vocals that range from death-style grunts and a Lou Reed kind of intonation. The music on here is actually really good, with catchy hooks and a lot of melody, making the music really memorable. I don't always like the vocals, as sometimes they veer into a kind of half-growl/half-mumble that sounds kind of like a muppet. But still, the music is catchy and heavy enough to override any such complaints. This is an indie release, as far as I can tell, and so is likely hard to find, but fans of more accessible Doom or even atmospheric music like Karl Sander's solo works should find reasons enough to look.
Rating: 4/5
Date reviewed: May 28, 2008
Date reviewed: May 28, 2008
Tuesday, May 27, 2008
Friday, May 02, 2008
Thursday, March 06, 2008
Hardsounds Review - Italy
Gli Amarna Sky sono un progetto del musicista brasiliano Deni G. Pierroni . 'Rising Heresy' è il debut album, edito da Anubis Music nel 2006. Il disco ci porta nell'atmosfera eterna, sabbiosa e misteriosa dell'antico Egitto, in cui i Faraoni regnavano e le loro monumentali opere architettoniche davano l'idea della potenza di questi regnanti. Il doom progressivo sprigionato dagli Amarna Sky, mischiato con echi musicali tradizionali egizi, ci dà una dimensione vivida ma al tempo stesso sognante del sound della band. Canzoni dall'incedere lento, con chitarre ruvide e dai riff ripetuti ed ossessivi, una batteria dal feeling marziale ed un songwriting pulito e lineare fanno di 'Rising Heresy' un prodotto degno di interesse e capace di suscitare nell'animo dell'ascoltatore sensazioni anche contrastanti fra loro. Naturalmente le undici tracce vanno metabolizzate per bene, in modo da eliminare quella difficoltà iniziale che alcuni fruitori musicali potrebbero incontrare: in cambio della pazienza, però, si avranno in cambio idee ben ideate e strutturate e messe in musica in modo discreto. La produzione è buona mentre la cover è opera dell'onnipresente Mattias Norén, grande e ricercato artista: in definitiva ci troviamo di fronte ad un debut con delle carte in regola per fare bene, vediamo cosa il futuro riserverà a Deni e Aldo...
Un buon disco che segna il debutto di un progetto interessante. Se son rose fioriranno...
VOTO 70 Guida Al Giudizio
Un buon disco che segna il debutto di un progetto interessante. Se son rose fioriranno...
VOTO 70 Guida Al Giudizio
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